Marina Polacco sostiene che il romanzo di famiglia si trova «sempre in bilico fra la linearità dell’ineluttabile percorso evenemenziale e narrativo (la storia ha un inizio e una fine) e la circolarità dell’eterno presente -tutti gli avvenimenti sono già avvenuti e non fanno altro che ripetersi» . Pare quasi di ascoltare il padre del piccolo Michele che lo avverte della propria conoscenza della vita di cui ha esperito varie cose e tutte quelle che esperirà il figlio. In realtà, il conflitto generazionale parte proprio da quel vizio di forma, da quel pensare della generazione precedente di ‘saperne di più o comunque lo stesso’ della propria prole. Il senso di ineluttabilità che Mari senior per esempio utilizza come arma nei confronti del Mar...